MoVimentando 1° Tappa lunedì 3 settembre 2018
Carpegna – Sassocorvaro – Tavullia – Gradara – Gabicce Mare
Le schede seguenti illustrano i sopralluoghi di interesse di questa tappa.
Frontino: Step Mulino di Ponte Vecchio – Tematica: ACQUA
Descrizione
Le sue origini sembra che siano legate alla fondazione del Castello (1200), che da qui veniva rifornito di farina e pane. Il Mulino, recentemente restaurato, è alimentato dalle acque del Torrente Mutino.
Oggi si può prendere visione di due impianti di macine di pietra, attivi secondo l’antica tradizione, ma azionati ad energia elettrica, per la trasformazione del grano in farina, e di un apparato molitorio azionato ad acqua, come in origine, per scopo didattico, con l’obiettivo della valorizzazione delle tradizioni connesse alla molitura e alla panificazione, secondo le tecniche dell’agricoltura biologica. Il M5S è per un’agricoltura biologica e socialmente solidale, ad esempio in regione sono riuscito a far approvare una risoluzione in forza della quale la Marche chiederanno ad enti ed associazioni di non utilizzare il Glyphosate e le altre sostanze chimiche, specificatamente nelle pratiche non agricole, ritenendole dannose per la salute e per l’ambiente, comprese le acque superficiali e sotterranee (vedi Risoluzione 63/18 “Misure urgenti per ridurre la presenza di glyphosate nell’ambiente“, che discende dalla mia mozione 240/18 ).
Frontino: Step Torrente Mutino Rifiuti abbandonati – Tematica: RIFIUTI
Descrizione
A distanza di 1,5 Km dal Mulino della scheda precedente, troviamo una discarica a cielo aperto, dove è facile riconoscere anche lastre di amianto. A maggio 2018 il gruppo locale del M5S ha denunciato sui quotidiani lo stato di questa discarica, così a distanza di qualche settimana parte dei rifiuti sono stati rimossi.
Frontino: Step Torrente Mutino briglia danneggiata– Tematica: MALAGESTIONE
Descrizione
Lungo il Torrente Mutino si intravedono alcune briglie danneggiate. Il problema della gestione delle opere idrauliche è diffuso su tutti i corsi d’acqua, e purtroppo mancano progetti complessivi di manutenzione e sistemazione che considerino intere aste fluviali; interventi localizzati e slegati tra loro risultano in breve tempo inutili se non dannosi e comportano perciò spreco di denaro pubblico. Tali interventi sono molto onerosi (vedi ad esempio l’ultimo intervento datato gennaio di quest’anno con un costo di 75.000€). La frammentazione delle competenze e la non chiara individuazione dei compiti attribuiti al consorzio di bonifica sono due problemi da risolvere a livello regionale.
Mercatale: Step Lago di Mercatale – Tematica: ACQUA
Descrizione
Il lago artificiale di Mercatale costituisce un prezioso invaso lungo l’asta del Fiume Foglia, le cui acque vengono utilizzate per scopi sia irrigui che idropotabili. La capacità di ritenzione della diga che forma il lago è di circa 6 milioni di metri cubi. La diga è gestita dal Consorzio di Bonifica delle Marche che ne assicura la funzione di laminazione delle piene per evitare esondazioni delle acque a valle. Per la natura litologica dei terreni del bacino idrografico afferente all’invaso la diga soffre di “interrimento”, che ne riduce la capacità di ritenzione.
Il M5S che annovera tra le proprie “stelle” anche l’acqua, vuole conoscere a fondo le modalità di gestione dell’invaso, ritenendo fondamentali i risvolti economici e naturalistico-ambientali svolti.
Una attenta cura del territorio costituente il bacino idrografico del lago potrebbe migliorare la qualità dell’acqua dell’invaso, ridurne l’interrimento (contenendo il trasporto solido in alveo), aumentare l’effetto di laminazione delle piene incrementando il tempo di corrivazione delle precipitazioni sul terreno.
Si chiede perciò al Consorzio di Bonifica delle Marche di operare una decisa “operazione trasparenza”, per evitare il ripetersi di contenziosi simili a quelli scaturiti all’invio delle richieste di contribuzione ai proprietari di terreni e di edifici rurali, sulla cui liceità il M5S sta da sempre cercando di fare chiarezza anche mediante la presentazione di ricorsi e di esposti.
Sassocorvaro: Step Ospedale Lanciarini – Tematica: SANITA’
Descrizione
L’Ospedale Lanciarini di Sassocorvaro rientra nel numero dei 13 ospedali che la Regione Marche ha declassato a Ospedali di Comunità, all’interno dei quali sarebbero possibili esclusivamente le cosiddette “cure intermedie” sotto la responsabilità di infermieri e medici di base. Negli anni la struttura è stata gradualmente ridimensionata chiudendo reparti e servizi tra cui il Pronto Soccorso. La politica sanitaria regionale ha intenzione di introdurre realtà private nella struttura per la fornitura di servizi sanitari (già alcuni anni fa una società mista pubblico-privata, Montefeltro Salute, eseguiva interventi chirurgici in regime di Day Surgery).
La foto precedente riporta una manifestazione in cui alcuni sindaci della zona esprimevano dissenso contro il depotenziamento della struttura. Finora ogni azione politica attutata non è riuscita a contrastare la volontà della giunta regionale guidata dal PD.
Il M5S da sempre si contrappone al disegno sanitario regionale e chiede che la struttura eroghi i seguenti servizi ritenuti indispensabili per il bacino di utenza afferente, a cura del servizio pubblico:
punto di primo intervento H24, reparto di medicina, lungodegenza, cure intermedie, chirurgia day surgery, diagnostica, visite specialistiche, punto prelievi.
Tavullia: Step discarica Cà Asprete – Tematica RIFIUTI
Descrizione (a cura del portavoce comunale Enrico Bacchini)
La discarica di Ca’ Asprete è situata sul territorio del Comune di Tavullia sin dai primi anni 90 ed ha comportato un costante e forte impatto sul territorio.
Oggi la discarica è oggetto di attenzioni particolari dovute ad un piano firmato tra Comune di Tavullia, Comune di Urbino (sede della discarica di Cà Lucio), Provincia e Marche Multiservizi, questo piano secondo noi presenta diverse criticità, che abbiamo segnalato sia nei Consigli Comunali di Tavullia e Urbino che in Regione.
Il piano prevede, tra le altre cose, la realizzazione sull’area di proprietà di Marche Multiservizi, di un grande impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) della capacità di migliaia di tonnellate/anno, prevedendo per contro una possibile chiusura anticipata della discarica.
Il M5S da sempre combatte per la prevenzione della produzione di rifiuti, e per la massimizzazione della raccolta differenziata, mentre sulla porzione indifferenziata chiediamo il recupero spinto di materia evitando la produzione di CSS (combustibile Solido Secondario), inoltre sulla porzione organica auspichiamo un trattamento aerobico per ottenere compost di qualità utilizzabile in agricoltura.
Gabicce Mare: Step parcheggio incompiuto – Tematica MALAGESTIONE
Descrizione (a cura della portavoce comunale Sabrina Banzato)
Si tratta di un’area di circa 13.000mq nel bel mezzo del paese affidata con bando del 2004 in project financing per la costruzione di un parcheggio, della nuova sede comunale e altri edifici, abbandonata dal 2010 e in totale ammaloramento, nonché costata ad oggi più di 5,2 milioni di euro. A garanzia del finanziamento bancario ottenuto dalla concessionaria per realizzare le opere, il Comune prestava all’istituto finanziatore due ipoteche per un totale di 9.3 milioni (riscossi circa 5,2mil dal concessionario fallito) e anticipava 800.000 euro (di cui effettivamente pagati circa 200.000 e ora in due cause perse dal Comune inseriti come debiti fuori bilancio per la restante somma di 600.000 circa). L’area è tornata in gestione comunale dopo svariati percorsi giuridici ma ancora non ha nessun tipo di potenziale risoluzione concreta in corso, restano ancona non iscritti in bilancio i circa 4 milioni dovuti alla ex Banca Marche con la quale è in corso una trattativa con la nuova banca che nel frattempo ha acquistato il credito ancora senza possibilità di chiusura. I costi di sistemazione dell’area sono altissimi e nessuno è ancora disponibile ad acquistare privatamente i posti auto per un numero sufficiente a coprirli. Per cui resta tutto fermo e in totale e continuo ammaloramento. A nulla sono valse le continue richieste all’attuale amministrazione di valutare anche le responsabilità, così come nessuna risposta è arrivata in merito agli esposti presentati in procura e alla corte dei conti.
E intanto l’amministrazione ha speso quasi 2 milioni di euro nel 2018 per abbattere e ricostruire la nuova sede comunale sempre dove stava, non accettando la proposta di valutare semmai l’utilizzo di questa somma per avviare un nuovo progetto in quell’area ammalorata dove sono già presenti parte dei lavori utili per la realizzazione della sede sopra i parcheggi.
Gabicce Mare: Step Nuova sede comunale – Tematica: MALAGESTIONE
Descrizione (a cura della portavoce comunale Sabrina Banzato)
Si tratta della nuova sede municipale voluta a tutti i costi da questa amministrazione che è ancora da consegnare nonostante l’appalto parlasse di 200gg a partire da febbraio 2018. La zona è ancora tutta recintata in piena stagione turistica e tutta la parte esterna completamente da realizzare. Il tutto partì a fine anno 2016 quando a seguito di una segnalazione interna post terremoto si rilevò un problema alla struttura che venne a suo tempo definito dallo stesso vicesindaco e assessore ai lavori pubblici non imputabile al terremoto ma evidentemente messo in risalto da quanto accaduto. A seguire invece si dichiarò inagibile il palazzo imputando al terremoto le cause e si fecero numerose richieste economiche sui fondi regionali, andate ad oggi a buon fine per un importo pari a euro 86.000 circa (ancora da riscuotere circa 25.000). Resta aperta un’altra scheda per un importo di molto superiore di cui non si sa niente. A nulla sono valse le proteste e l’indignazione cittadina nel merito dell’utilizzo del fondo per il terremoto, a tutti era infatti noto il fatto che la struttura da anni andava sistemata ma nulla veniva fatto e anzi dal lontano 2008 era noto invece che si sarebbe abbattuta per farci una piazza al suo posto e la nuova sede sarebbe stata fatta in via XXV aprile nell’ormai tristemente noto “cantiere di XXV aprile” ora in totale ammaloramento (vedi scheda precedente). Da una prima stima di costi si parlò di 1,3 milioni per la ristrutturazione e si decise poi che si poteva rifare per circa 1,6 milioni e che a tale costo partecipava il GSE con contributo per costruzione nZEB in legno. La quota per la sistemazione dell’area al completo è passata a 1,7 milioni con gestione affidata ad una ditta in gara e successivamente al 7 agosto (fuori gara) sono stati stanziati altri 200.000 euro dal bilancio per sistemare l’esterno sempre alla stessa ditta senza gara. Il 9 agosto è stato detto di nuovo che l’inaugurazione è stata posticipata a ottobre. Perché almeno non si è valutato di spendere questi soldi nell’area XXV aprile così da sistemare quella zona in totale abbandono? Inoltre per costruire questa sede sono stati abbattuti numerosi tigli e alcuni pini proprio nel centro del paese e ora l’area è totalmente spoglia e dovranno essere ricomprati e risistemati e chissà… tutto si fa senza condividere nulla con i cittadini. Il dibattito si fa spontaneamente sui social e neanche di questo è contenta l’amministrazione.
Leggi l’articolo che riassume la 1° Tappa Carpegna – Gabicce Mare