Approvata la modifica proposta dal M5S della legge sull’internazionalizzazione delle imprese
I Piani triennali per l’internazionalizzazione delle imprese saranno più dettagliati e sottoposti al puntuale controllo dei risultati conseguiti. La modifica proposta dal M5S ed approvata all’unanimità dall’Assemblea Legislativa della regione, dettaglia i contenuti dei piani triennali di internazionalizzazione delle imprese marchigiane, ed introduce una clausola valutativa per verificarne l’efficienza attuativa.
La PdL 107/17 “Modifiche alla legge regionale 30 ottobre 2008, n. 30 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica ed internazionalizzazione delle imprese e del sistema territoriale” modifica gli articoli relativi alla redazione dei Piani triennali regionali, specificandone i contenuti minimi al fine di elevarne la qualità.
Lo sviluppo della Regione Marche, che non riesce a svincolarsi dalla crisi economica sistemica in cui resta purtroppo attanagliata, deve necessariamente passare per l’internazionalizzazione delle imprese, per questo motivo la qualità del piano triennale regionale riveste molta importanza.
La normativa regionale era lacunosa riguardo alla qualità dei piani proposti ed al relativo controllo di efficacia.
Purtroppo il piano triennale in vigore è composto di sole 25 pagine, ed è lacunoso relativamente all’analisi dei settori produttivi e delle aree geografiche d’intervento; non sono esplicitati neanche i risultati ottenuti nel triennio precedente; senza tale analisi qualsiasi programmazione risulta velleitaria.
Con la modifica approvata i piani triennali dovranno contenere l’elenco delle attività realizzate nei piani precedenti, l’analisi dei risultati ottenuti, le difficoltà riscontrate, le risorse impiegate, un cronoprogramma delle attività, la ripartizione degli investimenti.
La giunta ogni anno invierà al Consiglio Regionale una relazione con l’analisi di efficacia delle attività svolte.
Questa legge otterrà un miglioramento dei contenuti programmatori ed un aumento della trasparenza e del controllo sugli investimenti effettuati.
L’Ansa ha pubblicato sull’argomento questa nota:
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