MoVimentando Valle del Cesano
MoVimentando Valle Cesano (da Marotta a Pergola)
Con l’iniziativa MoVimentando ho voluto percorrere in bicicletta le valli della provincia di Pesaro-Urbino per incontrare i gruppi del MoVimento 5 Stelle attivi sul territorio, dando loro voce sulle battaglie politiche che stanno conducendo da anni.
Durante la tappa che ha interessato la Valle del Cesano, accompagnato dai consiglieri comunali pentastellati Giovanni Berluti, Silvana Emili e da numerosi attivisti locali, abbiamo eseguito diversi sopralluoghi a Marotta e Mondolfo. Il primo si è svolto presso l’associazione Mo.Ma.5, una realtà di elevata utilità sociale, poichè raccoglie e distribuisce eccedenze alimentari a persone bisognose per circa 30 quintali al mese, ma che viene completamente ignorata dal Comune, che avrebbe il compito di occuparsi direttamente delle necessità dei suoi cittadini bisognosi. Successivamente abbiamo incontrato alcuni bagnini ed albergatori che hanno evidenziato come le scogliere non siano efficaci, provocando l’erosione della spiaggia durante le mareggiate, proclamandosi allarmati ed insoddisfatti della situazione. Per quanto riguarda il settore dei lavori pubblici siamo passati in corrispondenza del sottopasso in costruzione di Marotta, un’opera i cui lavori vanno monitorati perchè procedano nel rispetto della piena qualità ed efficacia degli stessi; “casualmente” abbiamo incontrato la ditta realizzatrice dell’opera che sistemava il cantiere. Dopo aver raggiunto il fossetto di via Illica, che si stringe in una tubazione di diametro insufficiente e crea rigurgito inondando il quartiere in seguito a piogge intense, abbiamo stigmatizzato l’assenza di illuminazione pubblica nella via, registrando le lamentele di alcuni residenti. Presso Monteciapellano, un residente ci ha illustrato gli inconvenienti provocati dalla presenza di numerose antenne poste sulla torre piezometrica, che potrebbero provocare inquinamento elettro-magnetico. Riguardo agli aspetti sanitari abbiamo incontrato il Comitato per la salute pubblica locale che chiede di potenziare i servizi sanitari per il territorio. Risalendo la valle, mi sono recato all’ospedale di Pergola, oggetto di un inarrestabile depotenziamento. Accompagnato dal personale dell’area vasta 1 e dell’Asur e dopo aver ascoltato i medici dei reparti, ho riscontrato come la chirurgia sia sottoutilizzata anche per la mancanza di personale (anestesisti), mentre i posti letto di medicina e lungodegenza risultino sottodimensionati (con punte di circa il 50% di over booking); sembra invece all’equilibrio l’attività del reparto riabilitativo.
Ritengo il contatto diretto con i territori un fattore fondamentale per la mia attività in regione, che consente di approfondire le lacune operative delle attuali amministrazioni locali e gli errori della politica regionale.
Qui sotto l’articolo che descrive la tappa.