Vitivinicolo marchigiano: un settore da valorizzare ulteriormente

Vitivinicolo marchigiano: un settore da valorizzare ulteriormente.

Ho partecipato alcuni giorni fa al Vinitaly di Verona, insieme alla commissione agricoltura di cui faccio parte; dopo gli incontri “istituzionali”, ho potuto ammirare i padiglioni dedicati ai macchinari per la produzione del vino e agli accessori del comparto (bottiglie, etichette, capsule, pakaging, refrigerazione, ecc…) che mi hanno stupito per il contenuto tecnologico dedicato alla valorizzazione del prodotto.

Il padiglione marchigiano si presentava ben allestito e non sfigurava certo rispetto ai padiglioni più blasonati come quelli toscano e piemontese, del resto la regione ha investito per l’evento oltre 400.000 euro, ma dalle interviste fatte ai produttori, la soddisfazione è generalizzata.

Voglio fornirvi alcuni numeri presi dalla rivista Valoritalia Mag, che ritraggono l’importanza del settore per la nostra regione.

Il settore vitivinicolo marchigiano è cresciuto in modo sensibile negli ultimi anni, basti pensare che nel 2018 la superficie coltivata con vitigni certificati (IGT, DOC e DOCG) superava i 9.000 ettari, di cui il Verdicchio, noto ormai a livello internazionale, fa la parte del padrone con oltre 2.000 ettari dedicati. I vitigni riconosciuti sono 21, prevalentemente bianchi. La produzione 2018 ha superato i 700.000 ettolitri, di cui quasi 400.000 imbottigliati, a dimostrazione di un elevato margine di miglioramento ancora da perseguire verso la qualità e la valorizzazione del prodotto, soprattutto nella provincia di Pesaro-Urbino, quella meno sviluppata della regione.

Il valore del vino imbottigliato supera i 178 Ml di euro, di cui quasi il 40% è afferibile al verdicchio dei castelli di Jesi. La produzione di vini che applicano tecniche biologiche è fortunatamente in continuo aumento, ed ha superato i 5.000 ettari.

Il settore è rappresentato dall’Istituto Marchigiano di tutela vini e dal Consorzio di Tutela dei vini Piceni.

Quest’anno si festeggiano i 50 anni di certificazione DOC del Bianchello del Metauro, la cui storia trova le proprie origini oltre 2000 anni fa, con la battaglia del Metauro combattuta dal famoso Asdrubale contro i romani, che, dice la leggenda, perse a causa dell’inebriamento provocato dal vino…

 

Cenni storici a parte, il settore vitivinicolo è uno dei più importanti e promettenti all’interno del comparto agricolo e deve essere sostenuto; per contro occorre verificare anche dal punto quantitativo le positive ricadute degli investimenti regionali sul settore, e a tal proposito sto approfondendo la questione presso gli uffici competenti.

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