Approvate 2 risoluzioni di Fabbri M5S per valutare l’efficacia delle leggi e legare a ciò gli incentivi dei dirigenti
Approvate 2 risoluzioni di Fabbri M5S per valutare l’efficacia delle leggi e legare a ciò gli incentivi dei dirigenti. E’ stata approvata una mia risoluzione per potenziare l’attività del Comitato di controllo e valutazione delle politiche regionali (Risoluzione 91/19). Il Comitato ha il compito di verificare l’applicazione delle leggi, l’efficacia della spesa pubblica, la verifica dell’attuazione del programma di governo. Dopo un anno e mezzo di attività il consiglio regionale fa il punto della situazione sulle attività svolte dal Comitato, riscontrando alcune criticità “strutturali”: la prima consiste in un deficit conoscitivo in riferimento ai dati ed alle informazioni che devono consentire di valutare l’applicazione e l’efficacia delle leggi; la seconda riguarda l’eccessiva libertà di manovra della Giunta in molti settori, in particolare in ambito sanitario, e per contro la ridotta incisività dell’azione del Consiglio, le cui indicazioni fornite alla Giunta troppo spesso cadono nel vuoto; la terza si riferisce allo scarso collegamento tra le attività del Comitato con le commissioni competenti nei vari settori; la quarta è relativa all’incapacità di fornire ai dirigenti degli uffici precise indicazioni sul raggiungimento di obiettivi significativi.
La risoluzione che ho proposto, firmata da 12 consiglieri di tutti i raggruppamenti politici, chiede di rafforzare il rapporto operativo tra commissioni e Comitato, chiede l’implementazione di una banca dati che colleghi ad ogni legge i documenti sulla valutazione dell’applicazione e dell’efficacia della stessa, ed impegna la Giunta ad inserire nel Piano delle Performance relativo al personale dirigente, il recepimento e l’applicazione delle indicazioni ricevute dal Comitato, nonché l’adempimento delle clausole valutative contenute nelle leggi regionali di rispettiva competenza. La risoluzione permette quindi di fornire strumenti più potenti in mano al Comitato, per svolgere in maniera sempre più incisiva le attività di controllo e valutazione per fornire ai cittadini politiche regionali efficaci.
Sulla stessa lunghezza d’onda è stata approvata un’altra risoluzione (Risoluzione 88/19) nella quale, dopo aver rilevato in primo luogo che permangono notevoli difficoltà nell’applicazione delle leggi regionali a contenuto trasversale, cioè nelle leggi che richiedono la loro attuazione interventi da realizzare in più settori e con atti programmatori diversi, ed aver evidenziato che permane una certa difficoltà a dare completa attuazione a quelli leggi che presentano una forte ricaduta normativa (cioè che rinviano a numerosi atti a contenuto generale perla loro concreta attuazione)”; impegna la giunta ad introdurre nel Piano delle performance relativo al personale dirigente la piena applicazione della normativa esistente, e ad intraprendere tutte le azioni idonee per applicare puntualmente i contenuti dell’articolo 45 della legge regionale 3/15.
Se realmente le leggi regionali fossero applicate, in breve tempo verrebbero valutati i loro effetti, provocandone la revisione, anche per il fatto che, i dirigenti regionali sarebbero tenuti dal proprio piano delle performance al quale sono legati gli incentivi economici che ricevono, a profondere, negli uffici, una maggiore proattività ed attenzione nella gestione della “cosa pubblica”.
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