Approvata legge M5S su acquisto di energia verde
Approvata legge M5S su acquisto di energia verde. Sarà possibile usufruire dell’Unità Regionale per l’Acquisto dell’Energia elettrica e del gas (URAE) istituita presso gli uffici della Regione Marche, per poter ottenere contratti di fornitura più convenienti da produttori che assicurino almeno il 50% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Esprimo grande soddisfazione per il pieno consenso che la mia proposta di legge 88/16 ha ottenuto.
La legge
Il funzionamento dell’URAE è simile a quello dei Gruppi di Acquisto Solidale, e l’obiettivo è quello di far diventare la Regione un attore principale per spronare i cittadini all’acquisto di energia verde, prodotta secondo i criteri di economicità, sostenibilità ambientale e trasparenza dei prezzi.
Con questa legge si intende creare un mezzo attraverso il quale rendere il consumatore un soggetto consapevole e attivo nel mercato dell’energia elettrica e del gas, considerando che dal prossimo giungo 2019 scomparirà il mercato tutelato, che verrà completamente aperto alla libera concorrenza.
Si istituisce così un’unità operativa, che rappresenti un soggetto indipendente garante d’imparzialità; i consumatori sia pubblici che privati, domestici o aziendali, potranno unirsi e agire congiuntamente, attraverso gare ad evidenza pubblica, individuando il fornitore più economico sotto il profilo delle tariffe, più performante sotto il profilo della qualità del servizio e, non meno importante, più ecologico sotto il punto di vista della sostenibilità ecologica del prodotto (i fornitori devono assicurare di produrre l’energia elettrica con fonti rinnovabili per oltre il 50%).
La storia del mercato dell’energia
La storia del mercato dell’energia in Italia si può riassumere brevemente in pochi passaggi. I nostri genitori facevano riferimento ad un unico grande operatore nazionale. Nel 2007, favorito dalle normative europee, nasce il mercato libero, consentendo a nuovi operatori privati di entrare nel mercato della fornitura di luce e gas, in regime di concorrenza, svolta che, nelle previsioni, avrebbe dovuto favorire l’abbassamento dei prezzi e quindi delle bollette più basse per i cittadini.
Le cose, però, non sono andate esattamente così, e a distanza di 10 anni si scopre che oltre il 60% dei consumatori domestici e delle imprese, hanno preferito rimanere nel mercato tutelato le cui aziende, per poter operare, devono rispondere a determinati requisiti, come possedere un certo capitale sociale e una certa struttura societaria e sono sottoposte ad una stretta sorveglianza da parte dell’Autorità competente (ARERA, prima AEEGSI), riguardo ai comportamenti con i consumatori, alle pubblicità, al modo di gestire le tariffe e gli eventuali reclami, etc. Il cliente si sente più protetto, per la presenza di un Ente pubblico che vigila sull’attività delle imprese. A quanto detto si evidenzia che non tutte le aziende operanti nel mercato libero hanno avuto un comportamento leale e trasparente con la propria clientela. Infine i prezzi riscontrabili nel mercato libero della componente vendita dalle compagnie operanti nel settore, sono risultati spesso superiori ai prezzi indicati dall’ARERA nel mercato tutelato: l’auspicato ribasso dei prezzi non c’è stato (se non in maniera altalenante), individuando il problema nella mancata concorrenza tra le varie compagnie del settore che, sostanzialmente, hanno sovente stabilito prezzi della componente vendita nelle proprie offerte contrattuali quasi identici, differenziandosi solamente sulla qualità del servizio offerto all’utenza (punti premi, numero verde, ecc).
Nel seguente link potrai vedere il video del mio intervento in Consiglio Regionale:
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