Alla giunta PD non interessa verificare la qualità delle attività culturali regionali
Ad aprile 2017 ho presentato la interrogazione n. 399 per sapere dalla giunta notizie relative alle attività culturali svolte dall’Osservatorio regionale preposto. Infatti, mi ero reso conto che tale osservatorio, previsto dalla legge regionale n. 4/2010 non era attivo.
La presenza dell’osservatorio è di particolare importanza per una regione come la nostra che punta sulla cultura come volano economico, volendo favorire un turismo capace di valorizzare i numerosissimi centri storici marchigiani, che sono ricchissimi di beni artistici ed evidenze storico-architettoniche.
I compiti dell’osservatorio sono i seguenti:
- monitorare la spesa destinata alla cultura dei soggetti pubblici e privati;
- svolgere rilevazioni, ricerche e analisi di settore;
- valutare gli effetti delle politiche culturali con particolare attenzione a documentarne l’impatto economico ed occupazionale;
- collaborare alla formazione del piano regionale e alla programmazione delle attività della Regione.
Finalmente il 16 gennaio 2018 (9 mesi dopo la presentazione della mia interrogazione) l’assessore Moreno Pieroni risponde in aula ammettendo che l’osservatorio, terminate le attività del primo mandato nel 2013, è stato ricostituito ad ottobre 2017 (con DGR 1125 del 2-10-2017), di fatto in seguito alla mia richiesta.
In pratica per ben 4 anni la legge non è stata applicata, e le “attività basilari” (come riportato nella risposta ricevuta) sono state svolte da un gruppo di lavoro interno alla regione “sulla base delle esigue risorse disponibili per il settore” (come esplicitato nella risposta stessa).
Non c’è da meravigliarsi se la regione non ha una solida politica in campo culturale e turistico, vista la superficialità con la quale opera nel settore.
Vigilierò quindi, nei prossimi mesi, sull’effettiva operatività del neo-costituito osservatorio e sulla terzietà dei controlli e delle indicazioni che fornirà.