Esiste un’emergenza Lupo nelle Marche ?
Esiste un’emergenza Lupo nelle Marche ? I danni risarciti agli allevatori negli ultimi 3 anni assommano complessivamente a circa 34.000 euro, mentre sono ancora da risarcire circa 22.000 euro; siamo di ordini di grandezza inferiori alle somme destinate per i danni provocati dai cinghiali (oltre 4 milioni di euro negli ultimi anni). Negli ultimi 3 anni le denunce di predazioni subite sono complessivamente 145.
Attualmente si ipotizza un aumento considerevole della presenza dei lupi rispetto all’ultimo censimento effettuato nel 2012, che secondo gli addetti del settore va di pari passo con l’aumento del cinghiale (preda primaria del lupo per quanto riguarda i cuccioli, tanto che dagli esami delle carcasse dei lupi sono stati riscontrati in forte prevalenza resti di cinghiale). Per poter gestire le richieste di indennizzi previsti dalla l.r.17/95, la Regione Marche ha intrapreso un percorso volto da una parte al passaggio dal regime di “de minimis” a quello di “aiuto di Stato” (non più cumulabili quindi con altre forme di sostegno e liquidabili al 100%) e dall’altra con lo stanziamento previsto di 3 mln di euro attraverso uno specifico bando che sosterrà adeguate misure di prevenzione che tengano conto sia della specie allevata (ovi-caprini, bovini ed equini) che della zona interessata. Fortunatamente dalle pratiche oggetto di istruttoria per indennizzi del danno, si evince chiaramente che una buona prevenzione riduce notevolmente episodi di predazione, ma che tali misure risultano a volte molto onerose per le aziende e per questo spesso applicate solo parzialmente e/o in misura non adeguata. La Regione sta quindi predisponendo il bando di accesso a contributi volti a finanziare, nonché a sensibilizzare la prevenzione con misure diversificate anche in considerazione della specie predata (ovi-caprini, bovini ed equini) e della zona interessata.
Le attività eseguite negli ultimi periodi sono state le seguenti.
La Regione Marche ha deciso di superare i limiti del regime in de minimis attivando una procedura di notifica di un nuovo aiuto di stato per i soli danni da lupi (circa l’85% del totale, mentre per i cani randagi rimane il regime di de minimis) e nel contempo di associare tale aiuto di Stato alle misure di prevenzione. Per far ciò ha chiesto il parere alla Commissione Europea (decisione del 20/07/2018), la quale ha espresso parere favorevole all’istituzione dell’aiuto di Stato per indennizzare i danni da lupo agli allevatori, condizionando tale aiuto all’attuazione di specifiche misure di prevenzione (ad es. non abbiano subito predazioni su pascoli ad una quota superiore a 1000 mt nel periodo compreso tra il 15/12 e il 30/03, salvo deroghe autorizzate, non abbiano subito predazioni dentro i ricoveri zootecnici o nelle recinzioni predisposte per il ricovero notturno degli animali). Possono essere liquidati il 100% dei costi ammissibili senza che siano cumulabili con altri aiuti di Stato e/o de minimis.
Successivamente, con la DGR 1216 del 17/09/2018 ha modificato i criteri e le modalità delle normative attuative generali del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 Sottomisura 4.4 Az.2 “Misure di attuazione del conflitto allevatore/lupo” del PSR Marche 2014-2020, approvato dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento UE 1305/2013.
A breve verrà definito il bando per la concessione degli aiuti di stato indicando criteri e modalità con particolare riguardo alle specifiche misure di prevenzione degli attacchi da parte dei predatori (ad esempio l’obbligo di far partorire bovini ed equini all’interno di appositi manufatti e non all’aperto; recinzioni adeguate per ricovero notturno, cani da guardiania, dissuasori acustici e visivi, ecc.).
Per quanto riguarda la realizzazione di adeguate recinzioni per il ricovero degli animali, con il PSR MARCHE 2014-2020 verrà emanato (si diceva entro settembre) il bando della Misura 4.4 Az.2 “Misure di attuazione del conflitto allevatore/Lupo”.
E’ previsto un sostegno per gli investimenti non produttivi nelle aziende zootecniche che utilizzano i pascoli e i prati-pascoli in tutte le aree montane, e nelle aree non montane limitatamente ai siti Natura 2000 e alle aree protette, per l’attenuazione del conflitto predatori selvatici di interesse conservazionistico (Lupo/allevatori), riducendo la possibilità di accesso a prede domestiche.
E’ previsto un contributo del 100% sulle recinzioni fisse e mobili per il ricovero notturno degli ovini, realizzate secondo specifiche tecniche già testate con un progetto pilota realizzato dall’ASSAM su diversi allevamenti delle 5 province.
Verrà finanziato anche l’acquisto di dissuasori acustici e visivi, nonché l’acquisto di cani pastori.
Infine si sta lavorando per modificare l’art. 4 (Procedura) della L.R. 17/95 consentendo agli allevatori di inoltrare la domanda di indennizzo direttamente alla Regione accedendo al SIAR (sistema agricolo regionale) e non più al comune.
Avevo fatto bene quindi a presentare la mozione 215/17 sulla tutela del Lupo, successivamente ritirata in quanto la giunta ha realizzato, nei 9 mesi intercorsi tra la presentazione e la discussione, tutti i punti del dispositivo proposti: contrarietà al piano di abbattimento del 5% dei lupi italiani; indennizzo veloce degli allevatori che hanno ricevuto danni da lupi e cani randagi; stanziamento fondi per prevenire danni al bestiame.