M5S spinge la regione a maggiore tutela della biodiversità

M5S spinge la regione a maggiore tutela della biodiversità.

La nostra regione è ricca di biodiversità sia vegetale che animale, e dedica risorse per tutelare questa ricchezza. A tal proposito è stato approvato oggi in commissione consiliare il “Piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano – triennio 2019/2021”, redatto ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 3 giugno 2003, n. 12 “Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano”.

Nel Piano sono stabilite le linee guida per le attività inerenti la tutela delle risorse genetiche autoctone; in esso sono compresi gli interventi per la tutela e la valorizzazione delle varietà vegetali (agrarie e forestali) e le razze animali presenti nel territorio marchigiano. Il soggetto attuatore di tali interventi nel campo agricolo è l’Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche (ASSAM), che è anche coinvolto nella gestione dei vivai forestali e nell’individuazione dei boschi da seme.

La tutela e valorizzazione delle risorse genetiche di interesse agrario e zootecnico nelle Marche è storicamente articolata sui seguenti elementi fondanti:

– Repertorio regionale del patrimonio genetico;

– Banca regionale del germoplasma;

– Agricoltori custodi;

– Altri soggetti aderenti alla Rete di Conservazione e Sicurezza.

Le attività e lo stato dell’arte della salvaguardia della biodiversità sono dettagliatamente riportate sul sito internet nella pagina – Biodiversità agraria e Biodiversità forestale delle Marche.

I fondi disponibili, riconducibili al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) ammontano a circa 1,2 Milioni di euro.

Negli scorsi anni il nostro territorio è stato colpito da numerosi incendi, basti ricordare quello del Monte San Bartolo di Pesaro e dei Monti delle Cesane di Urbino, ora occorre procedere alla ri-forestazione di questi territori, ed alla riqualificazione di altri colpiti ad esempio da fenomeni di dissesto idrogeologico. Per questo motivo mi sono fatto promotore di un emendamento al Piano che è stato approvato all’unanimità; ecco il testo: “Nell’ambito dell’attività di conservazione delle risorse genetiche forestali sarà avviato uno studio riguardante risorse genetiche forestali autoctone finalizzato all’allevamento di materiale genetico utilizzabile per il rimboschimento di zone interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico o di incendio.”

Sono soddisfatto che la commissione abbia fatto propria la mia proposta di emendamento, che renderà possibile la realizzazione di progetti pilota regionali finalizzati a fornire esempi di corretta piantumazione con essenze autoctone di boschi in aree degradate, replicabili ad opera di enti pubblici e privati su tutto il territorio marchigiano. Ciò consentirà di incrementare la biodiversità forestale che è un punto di eccellenza della nostra regione.

Ecco l’articolo apparso sulla stampa.

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