Pericolo Amianto nelle Marche

Il pericolo amianto nelle Marche è alto, occorrono azioni di messa in sicurezza e rimozione ben più incisive delle attuali, anche in considerazione delle problematiche connesse alla rimozione e gestione delle macerie originatesi in seguito agli eventi sismici. I dati relativi alle Marche sono preoccupanti.

L’amianto è fuori produzione da molto tempo, ma è ancora presente in maniera capillare nei nostri territori: lo ritroviamo nei tetti dei capannoni industriali, in alcuni vecchi tipi di grondaie e tubazioni industriali e civili, in manufatti edili utilizzati a suo tempo per la coibentazione.

La fibra di amianto colpisce le vie respiratorie, per questo motivo i manufatti devono essere intatti e non sbriciolarsi o rompersi poiché libererebbero nell’ambiente tali fibre che, se respirate, potrebbero provocare alcune patologie mortali.

La situazione a livello nazionale è preoccupante, per approfondire leggi questo articolo.

Dal 2006 ad oggi nella nostra regione sono stati classificati 354 casi di mesotelioma, inoltre secondo i dati INAIL nello stesso periodo sono stati denunciati 64 casi di asbestosi e 132 casi di tumore maligno di trachea, bronchi, polmoni.

I 354 casi di mesotelioma sono distribuiti nel nostro territorio come segue:

Provincia Ancona: 184

Provincia Pesaro-Urbino: 61

Provincia Macerata: 48

Provincia Fermo: 33

Provincia Ascoli Piceno: 28

Dei casi censiti, 240 sono stati ricondotti ad esposizione professionale (personale che lavorava in ambienti in cui si utilizzava o era presente amianto).

Dei 64 casi di asbestosi, 50 sono stati individuati nella provincia di Ancona, e dei 132 casi di tumore polmonare la metà è stata rilevata, ancora una volta, nella provincia di Ancona.

Oltre 10 anni è stato eseguito il censimento degli edifici contenenti amianto che sono stati classificati in 5 categorie di rischio secondo i dettami del DM 101/2003: i numeri sono impressionanti:

rischio classe 1: 96 edifici

rischio classe 2: 1549 edifici

rischio classe 3: 5513 edifici

rischio classe 4: 7639 edifici

rischio classe 5: 25 edifici

per un totale di edifici a rischio pari a quasi 15.000 edifici.

Il Piano Regionale Prevenzione 2014-2018 prevede il rinnovo del censimento.

A mio avviso, poiché siamo di fronte a rischio certo, occorre individuare risorse economiche adeguate per avviare la sistematica RIMOZIONE del materiale contenente amianto (MCA), senza indugi, poiché l’esposizione alle intemperie di anno in anno non fa altro che aggravare il rischio di ammaloramento dei materiali e di dispersione delle fibre nell’atmosfera e nell’ambiente con conseguente rischio per la salute dei soggetti esposti.

Inoltre, dopo gli eventi sismici che hanno colpito la nostra regione oltre un anno fa, il problema assume importanza rilevante riguardo alla gestione delle macerie che spesso possono contenere materiali con amianto, per i quali la separazione va operata in sicurezza.

A questo riguardo il Movimento 5 Stelle regionale ha da tempo sollevato il problema ed il portavoce Peppino Giorgini è in prima linea per assicurare una gestione corretta delle macerie.

La situazione è purtroppo chiara, leggi questo articolo.

Il tutto è ripreso anche in questo articolo.

 

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