Raccolta Differenziata della Plastica: sarà tutto fumo ?

Riporto con piacere una riflessione sull’inquinamento da plastica scritta da Pierluigi Ferraro.

“In 2° Commissione si è discusso della Nuova Direttiva Europea sulla “Strategia europea per la plastica nell’economia circolare”.

E’ un documento interessante, sotto diversi aspetti ma, quello che più mi ha colpito riguarda l’export in Cina della nostra “plastica differenziata”: questo Paese fino a qualche tempo fa ci garantiva la presa in consegna (per la trasformazione e lavorazione) di quasi tutti gli scarti in plastica dell’intero continente Europeo (oltre l’80%). Parte di questi però, durante il ciclo di trasformazione, finivano direttamente a mare attraverso i nastri trasportatori dei maggiori fiumi cinesi (Yangtze, lo Xi e lo Huanpu) e non solo: chi non ha visto, almeno una volta, le immagini scioccanti di questi “fiumi di plastica

In uno dei documenti consegnati in Commissione si legge: “Poiché le catene del valore della plastica hanno sempre più una dimensione transfrontaliera, i problemi e le opportunità connessi a questo materiale dovrebbero essere considerati alla luce degli sviluppi internazionali, compresa la recente decisione della Cina di limitare l’importazione di determinati tipi di rifiuti di plastica.” E già perché questa notizia, passata in sordina nella maggior parte dei media, viene pubblicata a inizio anno dal ilSole24ore: “La Cina blocca l’import di rifiuti, caos riciclo in Europa”. Il Paese asiatico si è stancato di pagare i danni ambientali del nostro “vivere usa&getta”. E Senza mercato, la domanda nasce spontanea: che fine fa il frutto del nostro lavoro quotidiano di differenziazione dei rifiuti casalinghi, e non solo? E la risposta diventa drammaticamente scontata: discarica o incenerimento! E a volte pure peggio: nei TG e sulla carta stampata sono frequenti le notizie di capannoni per stoccaggio di materiale plastico che prendono fuoco.

Questa breve riflessione, che ho voluto condividere con voi, serve a promuovere un dibattito, serio sull’argomento: analizzando i fatti sopra, diventa necessario che tutti noi acquisiamo coscienza che l’unica alternativa per fermare l’inquinamento da plastica (in tutte le sue forme) è usarne il meno possibile, in particolare, a cominciare dalla monouso. Poiché, come detto, non sarà una buona differenziazione in casa a ripulire la nostra coscienza.”